SPEED DATE: Abbiamo fatto un esperimento, con Ejay Ivan Lac e lo staff di Accoppiarsi



Esperimento creato e raccontato da:
Ejay Ivan Lac
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Siete mai stati ad un Speed Date? quelle serate dove gruppi di single sconosciuti, entrano in un locale, ristorante o pub, non ha importanza, e si viene etichettati con un nome che viene attaccato sul petto. I partecipanti si siedono ad un tavolo, si fa una sorta di giro, dopo tre minuti, bisogna scambiarsi di posto.

Nel nostro caso gli uomini restavano seduti, e le donne si scambiavano di posto. Severamente vietato scambiarsi il numero o qualsiasi tipo di contatto digitale, puoi farlo solo alla fine della serata, quando le persone hanno messo il "SI" nei fogli che vengono dati, in quel caso, siamo riusciti a conquistare quella persona.

Ma questo gioco, perchè e di questo che si tratta, funziona davvero per trovare la propria anima gemella? e le persone che vanno, chi sono? perchè lo stanno facendo?

Abbiamo chiesto al creatore dello Speed Date di questo locale "Non faremo nessun tipo di nome" di aumentare i minuti a disposizione, spiegandogli che volevamo fare un esperimento con i partecipanti della serata. Da tre minuti, l'abbiamo portato a sei, questo ci avrebbe permesso di mettere in atto ciò che avevamo in mente.... scavare, nella mente delle persone, e metterle in situazioni "Particolari" e ve lo racconterò, come un interessante romanzo!

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Tutti possono partecipare ad uno Speed Date, non devi avere requisiti particolari, devi essere ciò che sei, perchè le persone sono tutte diverse tra loro, il bello del gioco, e che tutti abbiamo gusti differenti.

Quella sera era interessante, io e altri tre volevamo sconvolgere la situazione, ci siamo accordati con il master della serata, anche lui era entusiasta di vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. Non abbiamo usato i nostri veri nomi, abbiamo anche scelto tre lavori differenti a testa, in modo da raccontare un sacco di fantasie, solo uno era reale.

Con noi c'era un ragazzo in carrozzina, volevo spingere oltre, capire come si sarebbero comportate le donne, davanti ad un uomo disabile.

La serata inizia, ed io comincio a guardare tutte le donne presenti, circa una ventina, solitamente, in queste serate si arriva anche a cinquanta persone, ma evidentemente siamo capitati nella serata meno gettonata. Ci siamo guardati in faccia con i miei amici, stupiti di vedere ragazze di ogni tipo, Cinesi, di colore, varie etnie e questo ci piaceva molto.

I maschi prendono posizione, devo dire che ero molto emozionato, per la situazione e perchè non vedevo l'ora di mettere in gioco il nostro piano spettacolare.

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La campanella suona, è ora della prima ragazza che si siede al mio tavolo, visibilmente imbarazzata, con il suo bicchiere di vino bianco in mano, io avevo preso un margharita, con il sale sul bicchiere:

Giulia: "Ciao, io sono Giulia, ho 32 anni, lavoro come infermiera in ospedale, oggi è il mio giorno libero e così mi sono messa in gioco in questo speed date, ammetto che questa è la mia seconda volta"

Io: "A bene, io sono Ejay, lavoro in un call center per una nota azienda telefonica, ma non posso rivelarti il nome... siamo una delle peggiori, e se tu hai questo servizio, potresti anche uccidermi ahaha"

Giulia: "Ahaha, allora meglio non saperlo, senti però non mi hai detto quanti anni hai... sembri molto giovane"

Io: "Ne ho 37"

Giulia: "Ah!!! te ne avevo dati di meno... non sembri averne. Hai qualche obbiettivo nella vita?"

Io: "Si, cambiare operatore!!! Scherzo, sai, avere obbiettivi è importante, sarebbe strano dirti che non ho obbiettivi, sembra una domanda troppo scontata. Ogni essere umano dovrebbe avere un obbiettivo per dare senso alla propria esistenza. Ad ogni modo, vorrei scrivere un libro"

Giulia: "Ahaha! ok.... hum si, effettivamente ti ho fatto una domanda banale ora che ci penso... interessante il libro, di cosa parla?"

Io: "Giulia, tu sei qui perchè sei sola?"

Giulia: "Sola?"

Io: "Non avere paura, è una domanda importante per me. Perchè sei qui?"

Giulia: "Io, non so... cerco qualcuno si. Forse sei solo anche tu se sei seduto qui stasera"

Io: "Diciamo che è difficile trovare la persona che possa farti battere il cuore in pochi minuti, dici che stiamo sprecando il nostro tempo?"

Giulia: "No perchè? conoscere persone nuove lo trovo molto stimolante..."


"Suono della campanella"

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Gianni era emozionato, era curioso di vedere come avrebbero reagito le donne davanti ad un ragazzo in carrozzina, e lui era pronto a scavare nelle loro menti.

Paula: "Ciao, piacere di conoscerti, sono Paula, vengo dal perù, ho 28 anni e lavoro come cameriera in un locale qui a Milano, sono una ragazza allegra e solare. Non mi piacciono le falsità e......."

Gianni: "Calma, calma.... non raccontarmi tutto in un fiato, andiamo con calma. Sembri un pò imbarazzata"

Paula: "No no, sai sono una persona che parla tanto, molte volte non riesco a fermarmi"

Gianni: "Io sono Gianni, ho 29 anni, e come vedi, sono su una sedia a rotelle, per via di un mal funzionamento delle mie gambe, da quando ero piccolo. Ma ormai non ci faccio più caso"

Paula: "Si ho visto, però non ho voluto chiedere cosa ti fosse successo. Beh comunque sono cose che possono succedere nella vita, non è colpa tua"

Gianni: "Ti da fastidio conoscere un ragazzo invalido?"

Paula: "No no, non mi interessa questo, dobbiamo accettare ogni cosa della vita, no?"

Gianni: "Bello, mi piaci... ma se a fine serata io volessi contattarti ancora, tu mi accetteresti?"

Paula: "Sai, non so come andrà questa serata, ho già partecipato ad altri speed date, ed è già capitato che io non accettassi nessuno... quindi, se rifiutassi, non è perchè sei su una carrozzina. Perchè tu è questo che vuoi far intendere vero?"

Gianni: "No, io non parlavo affatto di questo. Era un discorso generale"

Paula: "A ok! scusa... allora meglio così... se devo dirti qualcosa, hai due occhi davvero belli!"

Gianni: "Io sono anche un cantautore, il tuo viso, più lo guardo e più mi ispira suoni e parole da incidere"

Paula: "Beh... se mi parli così, possiamo anche andarcene adesso ahaha! caspita, ti ringrazio, nessuno mi ha mai detto queste cose"

"Suono della campanella"

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La seconda ragazza era tutta per me, ed io ero pronto a sconvolgere la sua esistenza.

Io: "Prima che il tempo scada, ho una sorpresa, l'ho riservata alla ragazza più carina e affascinante della serata"

Maria: "Uh!! questa mi è nuova ahaha"

Feci segno al cameriere di portarmi il regalo al tavolo, era una scatolina contenente un ciambella al cioccolato.

Io: "Volevo rendere più dolce la tua serata, se mi permetti"

Maria: "Io... wow... non so davvero cosa dire, non mi è mai successo ahaha, scusa sono in imbarazzo"

Io: "Non preoccuparti Maria, sei bellissima, ti ho notato da quando sono entrato qui, di dove sei?"

Maria: "Ecco... io sono di Napoli, vivo a Milano da ormai due anni. E tu? Sulla carta di identità hai scritto don giovanni?"

Io: "Ahaha, ci sta... no, io sono uno scrittore di romanzi..."

Maria: "Interessante, e che tipo di romanzi?"

Io: "Mi piace scrivere, romanzi erotici, ho tante fantasie per la testa, e devo mostrarle al pubblico"

Maria: "E... questa ciambella al cioccolato, fa parte di una delle tue fantasie?"

Io: "Tu perchè sei qui stasera? cosa cerchi?

Maria: "Mi piace divertirmi, se devo essere sincera, non cerco nulla di impegnativo. Ti da problemi questo?"

Io: "No, nessun tipo di problema, sono qui per lo stesso motivo"

Maria: "Coerente, con ciò che scrivi"

Io: "Perchè? pensi che le fantasie erotiche siano destinate solo a chi vuole divertirsi?"

Maria: "No assolutamente, però mi hai fatto capire che sei qui per divertirti stasera, o per lo meno, speri di trovare qualcuno per farlo. Quindi è coerente con la tua arte"

Io: "Puoi mangiare la cimbella per me allora... desidero vedere le tue labbra in azione..."

Maria: "Sei per caso un feticista?"

Io: "Assolutamente no... ma se ci si vuole divertire, visto che siamo qui per questo"

Maria: "Ahaha, sei simpatico, dico davvero. Ma qui davanti a tutti non lo farei mai..."

Io: "Quando vuoi..."

Maria: "Ora che ci penso, come mai hai scelto di darla a me, solo perchè mi ritieni sexy più delle altre?"

Io: "Ho osservato come ti muovi, ho sentito le vibrazioni della tua risata al tavolo davanti, ho sentito qualche tuo discorso con l'uomo di prima... da li ho capito che avresti giocato con la mia ciambella, o per lo meno, sei in cerca di un momento trasgressivo... ma lo cerchi da tempo, e nessuno riesce a darti ciò che vuoi"

Maria: "Tu, mi fai paura... ma nello stesso tempo c'è qualcosa che mi affascina. Chi me lo dice che non sei uguale a tutti gli altri. Gli uomini difficilmente riescono a capire le fantasie di una donna"

Io: "Perchè gli uomini osservano solo la parte razionale di una donna, e non hanno voglia di ascoltare la parte inconscia che si cela al loro interno... a me piace navigare nelle profondità"

Maria: "Hai la mia completa attenzione..."

Io: "L'essere umano si divide in due parti, la parte conscia, che è quella che usano tutti in ogni momento della giornata, quella che parla cercando di mantenersi in linea con la società. Poi c'è la parte inconscia, quella che nasconde le più profonde parole, i pensieri più nascosti, le fantasie più viscerali, quelle che non racconteresti mai alla tua migliore amica, o amico... ma che se vengono stimolate... puoi raggiungere il vero piacere, il paradiso"

Maria: "Sei proprio uno scrittore..."

"Suono della campanella"

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Si trova davvero l'anima gemella in queste serate? la risposta è "NO" ma è un no relativo, i minuti sono pochi, la nostra esperienza è stata divertente, ogni uno di noi ha ricavato due si, da queste fanciulle, ma spesso accade che non tutti sono in cerca di un amore lungo una vita.

La nostra esperienza è stata quella di conoscenze che volevano solo "Conoscere" e spesso, una di queste conoscenze, voleva fare "Sesso" occasionale, per provare cose nuove.

Quello che ci ha fatto stare bene, è che anche il ragazzo in carrozzina ha rimediato due contatti, questo ci ha fatto capire quanto sia importate vedersi subito, al primo impatto, e scambiare parole "cerebrali" come abbiamo fatto noi.

E' meglio di un social network? ASSOLUTAMENTE si, il contatto umano è importante, anche se a molti ora fa molta, ma molta paura. Ma assolutamente, partecipare in questi contesti "Protetti" è molto più umano e appagante, ANCHE SE comunque il dialogo è dialogo.

Abbiamo capito, con il nostro esperimento, che le donne erano molto pià incuriosite da noi, che dal resto degli uomini in sala, il fatto di usare un linguaggio "Differente" le rendeva curiose, sentivano parlare le altre donne, e quindi, ci guardavano interessate.

L'importante non è il vostro aspetto, ma come vi proponete alla società, il vostro modo di parlare, la vostra cultura, le vostre conoscenze. L'intelletto sveglio è l'arma inziale, che va oltre il sesso e la bellezza di ogni essere vivente.




- Ejay Ivan Lac

- Accoppiarsi

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