SESSO: LA NASCITA DEL VIBRATORE DA CLEOPATRA A GEORGE TAYLOR
Il sesso esiste dall'alba dei tempi e ha sempre avuto milioni di sfumature anche in tempi antichi.
L'umanità ha sempre "giocato" con il sesso, anche in quelle civiltà che sembrano improbabili, nell'antichità come ad esempio l'antico Egitto, le persone si eccitavano e soddisfavano esattamente come facciamo noi ora.
Esistevano i giochi erotici, orgie, scappatelle e festini piccanti. Esisteva la masturbazione tanto che Cleopatra si inventò qualcosa di molto stuzzicante per lei.
Recenti scoperte hanno dimostrato che Cleopatra fu la prima ad aver creato un primo "prototipo" personale di vibratore.
Capí che un tubo di zucca, riempito con tantissime api, poteva diventare un giochino molto interessante per lei. Le api all'interno del tubo diventavano frenetiche, così tanto da farlo vibrare.
Lo infilava nella sua vagina e si lasciava andare a momenti di relax in solitaria.
Ma la masturbazione vaginale iniziò a diventare normalità intorno al 700, per curare "secondo i psicologi rudimentali dell'epoca" l'isteria, una fase comportamentale che sostanzialmente veniva associata alle donne e al loro utero.
Per capire se una donna era in una fase di isteria "che in greco significa utero" le donne dovevano presentare questi sintomi: irritabilità, ansia cronica, pesantezza addominale e amnesie temporanee.
Secondo i psicologi di un tempo, questa fase si poteva superare con il "matrimonio" perché così si poteva avere una vita sessuale sicura ogni giorno o nei momenti di bisogno, o l'utilizzo del l'oppio.
L'isteria era stata da subito associata alle donne, questa per loro era la patologia che differenziava l'essere donna dall'uomo.
Sempre in epoca vittoriana, alcuni medici ebbero l'idea di provare a curare l'isteria delle donne con il "Massaggio Pelvico", che non era altro che masturbazione.
All'epoca si credeva che il vero piacere sessuale le donne lo raggiungevano solo con la penetrazione genitale del proprio partner, quindi per loro il massaggio pelvico non aveva nulla a che fare con il sesso, ma venne presentata come una cura medica.
In breve tempo la pratica riscosse molto successo, molte donne anche "sposate" si affidavano a questi medici in momenti di "isteria" per farsi "masturbare" e di conseguenza curare da questa presunta patologia.
L'orgasmo causato dal massaggio pelvico veniva chiamato, secondo i termini medici di un tempo "parossismo isterico", la pratica veniva effettuata con le dita e alcuni oli essenziali.
Tutta via il massaggio pelvico doveva essere effettuato solo da "persone competenti" e non da qualsiasi medico, un po' come andare dallo psicologo oggi, o da un dentista.
Le richieste aumentavano sempre di più, tanto che cominciava essere impossibile riuscire ad assistere tutte le donne, oltre tutto cominciò a nascere un piccolo problema tecnico. I medici cominciarono a lamentare problemi alle mani, infiammazioni dei tendini, muscoli ecc... Per via del continuo movimento delle dita.
Così qualcuno iniziò ad avere qualche idea per agevolare e velocizzare il lavoro. Il primo oggetto di forma fallica vibrante, pensato per la stimolazione clitoridea, venne inventato in Francia nel 1734, si chiamava “tremoussoir” e funzionava con un meccanismo a molla, non molto semplice da usare. Proprio a causa di questo meccanismo particolare, i dottori preferivano continuare a usare le mani, non risolvendo così il problema del loro dolore. Nel 1869 George Taylor, fisico americano, inventò il “manipulator”, il primo vibratore a vapore.
Mortimer Granville, nel 1883 inventò il vibratore elettromeccanico, il primo che può davvero essere considerato un vibratore come lo intendiamo oggi, famoso con il nome di “Granville’s Hammer” o “martello di Granville”. Qualche anno dopo, nel 1899, fu creato il primo vibratore a batteria. Sarà in questo periodo che verranno inventati e commercializzati circa un centinaio di oggetti del genere, solitamente acquistati da medici per la cura delle pazienti.
Ma nel 1952 il ruolo del masturbatore finì per mano dell'American Psychiatric che affermò che l'iteria non era assolutamente una patologia ma ben si un mito.
Così il vibratore incominciò a diventare un semplice oggetto del desiderio, un gioco erotico e non più strumento medico di cura. Infatti dagli anni 50 in poi, venne utilizzato anche nei filmini pornografici.
- Accoppiarsi
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